mercoledì 8 aprile 2009

Quei de là

A Cadine la croce che sta sopra la facciata della chiesa ha un funzione ben precisa. Oltre a certificare che quella è la casa del Signore, dice anche se dentro la casa è attiva una funzione religiosa (croce accesa) o se dentro non c'è messa (croce spenta). Potevamo anche arrivarci, e invece le Nuove Sensazioni hanno attaccato con la musica quando ancora la corce era accesa, quindi si suppone che il prete abbia fatto la comunione mentre risuonavano le note di un pezzone degli Stones (almeno non era Simpaty for the devil...).
Il primo cadiniano ad affacciarsi alla piazza è titubante, non sa che fare, l'invito a bere un rosso funziona. Il rosso non scioglie la lingua però, e l'indigeno de Caden cadenza una specie di rap per descrivere il paese ripetendo che è un dormitorio. E poi ci sono "quei de là"... "quei de là"? Io penso ad una cosa un po' fantascientifica tipo "lost" dove da una parte ci sono i buoni e dall'altra "gli altri" che non si conoscono però capisci che sono malvagi. Chi sono "quei de là? chiedo, "Quei de là", scopro, sono quelli che abitano al di là della ex statale (adesso c'è un tunnel che passa sotto Caden), quelli che sono venuti a vivere nelle case nuove, costruite dagli anni '80 in poi, e che sono altra cosa rispetto agli abitanti di Caden originari, del centro storico.
Non ce ne rendiamo conto mai abbastanza, di quanto siamo bravi a costruire recinti...

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